In termini scientifici la definizione di campo magnetico può essere così riassunta: si tratta di una porzione di spazio su cui agisce un flusso di forze generate da un magnete, una carica elettrica o un campo elettrico. Conoscere l’interconnessione fisica esistente tra elettricità e magnetismo (alla base della teoria dell’elettromagnetismo), può risultare determinante in un corretto inquadramento diagnostico per sindrome dolorose a carico della schiena o di altre parti del corpo umano.
Non a caso infatti lo studio delle interazioni dei campi elettromagnetici con la salute umana risale addirittura ad Ippocrate e agli antichi Egizi.
Attualmente si distinguono tre principali tipologie di Magnetoterapia:
- Magnetoterapia statica: utilizza singoli magneti da applicare alle zone del corpo interessate dal trattamento ed ha principalmente una funzione antistress;
- Magnetoterapia a bassa frequenza: sfrutta l’azione di campi magnetici chiamati ad interagire con le cellule di tessuti lesionati per stimolarne il ripristino di un equilibrio rigenerativo;
- Magnetoterapia ad alta frequenza: si ottiene tramite la diffusione di frequenze radio che intercettano il carattere diamagnetico (ossia respingente i campi magnetici) dell’emoglobina allo scopo di fluidificare il sangue, migliorandone la circolazione e attenuando eventuali stati infiammatori.
La Magnetoterapia non è assolutamente invasiva. Viene spesso utilizzata come terapia strumentale di supporto, nel nostro centro specializzato, alla rieducazione posturale individuale.